Cosa hanno in comune i colossi tech, un algoritmo che trascrive la tua voce, i tuoi file su WeTransfer e i video spazzatura su YouTube? Una sola parola: Intelligenza Artificiale.
🏄♂️ Google fa “windsurf” sull’onda dell’AI (e OpenAI resta a guardare)
Google ha investito 2,4 miliardi di dollari per assicurarsi talenti e licenze della startup Windsurf (formalmente Exafunction Inc.). Non ha comprato la società, ma ha “adottato” l’amministratore delegato Varun Mohan, il co-fondatore Douglas Chen e un gruppo selezionato, per integrarli nella sua squadra DeepMind.
Insomma, più che una startup, sembra un casting per un film Marvel.
Il bello? OpenAI aveva già un accordo sul tavolo, ma tutto è saltato per una tensione con Microsoft, che – sorpresa – non voleva mollare l’osso della proprietà intellettuale. Windsurf ha detto: “grazie, ma niente spie in casa”, e Google è entrata dalla porta sul retro.
📌 Piccola nota: Windsurf sviluppa assistenti di programmazione AI capaci di scrivere codice partendo da linguaggio naturale. Un mercato su cui si gioca una partita da miliardi… e non solo in dollari.
🧠 Meta, Amazon, Microsoft: chi offre di più?
È una gara a chi assume più cervelli.
Meta ha comprato quasi metà della startup Scale AI per 14 miliardi, assunto il co-fondatore Wang e lanciato un laboratorio per creare… una “superintelligenza”. (Che detta così, pare la trama di un film catastrofico.)
Microsoft e Amazon fanno lo stesso con startup come Inflection e Adept AI Labs: non comprano l’intera azienda, ma il team. È il “talent acquisition 2.0”.
Le autorità antitrust non sono entusiaste, ma nel frattempo i big tech corrono come se fosse il Black Friday dei programmatori.
🎧 Voxtral: l’AI che ti ascolta (gratis!)
La francese Mistral lancia Voxtral, un modello open source che trascrive fino a 30 minuti di audio multilingua. Promette accuratezza, comprensione semantica e – udite udite – è gratuito.
Se usi ancora i vecchi strumenti per trascrivere interviste o note vocali, forse è il momento di cambiare marcia (e di risparmiare qualche neurone).
📦 WeTransfer: i tuoi file addestrano un’AI (lo sapevi?)
A partire da agosto, se usi WeTransfer, stai dando il consenso all’uso dei tuoi file per addestrare AI.
Sì, anche le foto delle vacanze o la bozza della tua tesi.
Nel dubbio, meglio passare a SwissTransfer, che è più sobrio, più europeo e più… “temporaneo”. Attenzione però: niente cifratura end-to-end, quindi se invii cose sensibili, usa un piano B (tipo Tresorit o ProtonDrive).
🎁 Pro tip: cifra sempre i file prima dell’invio. È come chiudere la porta di casa: semplice, ma non tutti lo fanno.
🧽 YouTube dice stop ai video spazzatura AI
Dal 15 luglio, YouTube toglie la monetizzazione ai video non autentici, ovvero generati in massa con AI (deepfake, voice-over automatici, fake news…).
Una mossa necessaria per proteggere il marchio e l’esperienza dell’utente.
🌪️ La piattaforma si è trovata sommersa da trailer falsi, drammi clickbait con il rischio di disaffezione dell’utenza e quindi cali di fatturato e utili (lo dicevo… “non crederemo più a nulla”.
🔋 AI e consumi: raffreddiamo un po’ gli entusiasmi?
Il settore AI consumerà il 3% dell’energia globale entro il 2030.
Nel frattempo, si sperimenta:
raffreddamento a liquido nei server,
microzonizzazione del clima nei data center,
e algoritmi che stimano il fabbisogno elettrico chip per chip.
Tutto bello, ma… occhio all’effetto Jevons: più qualcosa è efficiente, più lo usiamo. Risultato? Il consumo aumenta comunque.
🔓 OpenAI e il mistero del modello open source (che non arriva mai)
Altman ha annunciato un nuovo rinvio del modello open-weighted. Doveva essere un passo epocale: condividere i “pesi” dell’AI (cioè i parametri allenati). Ma una volta pubblicati, non si torna indietro.
🕰️ La decisione è prudente, dice OpenAI: “ci sono aree ad alto rischio”.
Il messaggio? Meglio aspettare, perché la trasparenza va gestita con responsabilità.
🧭 In chiusura: tecnologia sì, ma con testa (e cuore)
Il futuro si scrive a colpi di codice, acquisizioni e chip sempre più bollenti. Ma anche con decisioni etiche, consapevoli, umane.
👉 Se usi strumenti digitali, sappi cosa ci fai.
👉 Se lavori con l’AI, sii curioso e critico.
👉 Se ti senti perso… tranquillo, è normale. La cosa importante è non delegare il pensiero all’algoritmo.
✨ E tu, che onde vuoi cavalcare oggi?
Vuoi approfondire mentre si parla di strumenti e strategie di uso consapevole e funzionale dell’Intelligenza Artificiale?
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